63esimo suicidio presso la Cittadella Giudiziaria di Salerno

Pubblicato il 6 agosto 2024 alle ore 11:21

il 63esimo suicidio non si e' consumato all'interno di un carcere ma subito prima di farvi rientro in seguito all'udienza di convalida dell'arresto all'interno del bagno della cittadella giudiziaria di salerno. un uomo di 48 anni luca di lascio del 1976 e' stato arrestato in casa della madre nella notte tra venerdì e sabato, luca non doveva trovarsi lì perchè era stato  accusato di perseguitare la donna e gli era stato notificato un divieto di avvicinamento, un ordine di allontanamento e un divieto di dimora nella  citta' di bellizzi.  per circa due settimane l'uomo ha vissuto da vagabondo supportato solo dall'aiuto di alcuni amici che gli fornivano beni di prima necessita', fino alla notte di venerdì quando decide di far ritorno alla casa materna, da qui la segnalazione e l'arresto dell'uomo.  ieri mattina di lascio è stato tradotto presso la cittadella giudiziaria di salerno dove i suoi avvocati non hanno potuto chiedere la misura cautelare degli arresti domiciliari non avendo l'imputato una casa in cui poter vivere di conseguenza al termine dell'udienza il gip ha convalidato l'arresto. e' a questo punto che il 48enne prima di rientrare nel carcere di fuorni ha chiesto di poter andare in bagno dove e' riuscito ad impiccarsi con un cappio di fortuna.

le storie di morte che quotidianamente giungono dalle carceri e da tutte le persone ( non solo detenuti) che in questo mondo orbitano sono terribili ma sembra che ormai la nostra coscienza si sia assuefatta alla morte, al male. abbiamo tutti bisogno del bello che va dall'esteticita' allo stile di vita e di conseguenza tutto cio' che e' brutto e che in qualche modo ci disturba , non vogliamo vederlo abbiamo bisogno di nasconderlo, di rimuoverlo. la nostra societa' usa il carcere come discarica come luogo in cui nascondere le brutture umane eppure la tossicodipendenza, le malattie mentali, le devianze sono condizioni che caratterizzano l'essere umano su cui potremmo sapientemente agire ma invece no, e' meglio abbandonare chi ha bisogno di aiuto e fare finta di non vedere. certo, qualcuno opinera' nelle nostre strutture non ci sono "solo" malati e innocenti ma anche colpevoli e loro si che meritano di soffrire, di patire, di morire certo noi siamo brava gente, siamo civili non vogliamo la pena di morte ma la morte per pena quella si va bene ed e' giusta! in realta' il nostro governo che e' lo specchio della nostra societa' non si rende conto di aver superato il limite che non esistono piu' buoni e cattivi perche' la costituzione che e' la legge per eccellenza riconosce e afferma l'uso di  una forza legittima ( che e' quella dello stato) ma per far si che questa forza sia realmente legittima e' necessario che rispetti i principi fondamentali sanciti  dalla costituzione stessa e ad oggi  i principi costituzionali vengono palesemente ignorati e questo ci rende tutti criminali, tutti colpevoli.

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Commenti

Donato
3 mesi fa

Spes contra spem!

Fabiana de carluccio
3 mesi fa

Bisogna essere tanta speranza in questi tempi bui