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63esimo suicidio presso la Cittadella Giudiziaria di Salerno

il 63esimo suicidio non si e' consumato all'interno di un carcere ma subito prima di farvi rientro in seguito all'udienza di convalida dell'arresto all'interno del bagno della cittadella giudiziaria di salerno. un uomo di 48 anni luca di lascio del 1976 e' stato arrestato in casa della madre nella notte tra venerdì e sabato, luca non doveva trovarsi lì perchè era stato  accusato di perseguitare la donna e gli era stato notificato un divieto di avvicinamento, un ordine di allontanamento e un divieto di dimora nella  citta' di bellizzi.  per circa due settimane l'uomo ha vissuto da vagabondo supportato solo dall'aiuto di alcuni amici che gli fornivano beni di prima necessita', fino alla notte di venerdì quando decide di far ritorno alla casa materna, da qui la segnalazione e l'arresto dell'uomo.  ieri mattina di lascio è stato tradotto presso la cittadella giudiziaria di salerno dove i suoi avvocati non hanno potuto chiedere la misura cautelare degli arresti domiciliari non avendo l'imputato una casa in cui poter vivere di conseguenza al termine dell'udienza il gip ha convalidato l'arresto. e' a questo punto che il 48enne prima di rientrare nel carcere di fuorni ha chiesto di poter andare in bagno dove e' riuscito ad impiccarsi con un cappio di fortuna.

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LA SERIE NETFLIX YARA E QUEL RAGIONEVOLE DUBBIO SULLA COLPEVOLEZZA DI BOSSETTI

HO GUARDATO LA DOCU-SERIE YARA UN PO' IN RITARDO RISPETTO A MOLTI DI VOI, INCURIOSITA DALLE PAROLE DELLA ILLUSTRE COLLEGA ROBERTA BRUZZONE CHE COMMENTANDO QUESTA SERIE HA PARLATO DI OCCASIONE MANCATA. DEVO DIRE CHE ALL'EPOCA DEI FATTI IO ERO MOLTO GIOVANE E MAI MI SONO SOFFERMATA AD ANALIZZARE DA CRIMINOLOGA QUESTA TERRIBILE PAGINA DI CRONACA NERA GIA'  GIURIDICAMENTE ACCERTATA E FORSE E' PER QUESTO CHE AL TERMINE DELLA VISIONE DI yARA ERO STRAVOLTA MA ANDIAMO CON ORDINE.  QUELLA CHE E' DEFINITA SERIE IN REALTà E' UN VERO E PROPRIO DOCUMENTARIO  UNA FOTOGRAFIA NITIDA DEGLI EVENTI CON INTERVISTE O STRALCI DI ESSE AGLI INQUIRENTI, AI PARENTI DELLA VITTIMA, AGLI AVVOCATI, A BOSSETTI E ALLA SUA FAMIGLIA E AI GIORNALISTI; INTERCETTAZIONI TELEFONICHE E AMBIENTALI.  MA QUALI SONO I DUBBI?

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60esimo suicidio in carcere, dati allarmanti ma per il Governo il problema non esiste

Sabato sera un ragazzo di 27 anni si è suicidato nel carcere “La Dogaia” di Prato, in Toscana, dove nella notte tra venerdì e sabato una ventina di carcerati del reparto media sicurezza avevano dato luogo ad una protesta. È il sessantesimo suicidio in carcere del 2024 in Italia, ha detto il segretario generale del sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio. Anche la protesta è stata l’ultima di una serie  durante questo mese, in cui le alte temperature hanno peggiorato le condizioni di detenzione già critiche in molte strutture: ce n’è stata una nel carcere di Sollicciano (Firenze), una in quello di Viterbo e una in quello di Trieste.

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PETIZIONE ONLINE A SOSTEGNO DI LEGGE GIACHETTI-BERNARDINIELLA PROPOSTA DI LEGGE GIA

 L’onorevole Roberto Giachetti ha presentato una proposta di legge, supportata anche da Rita Bernardini, che mira a modificare il sistema di detrazione di pena per la liberazione anticipata dei detenuti, in base all’articolo 54 della legge 26 luglio 1975, n. 354. La proposta è stata formulata con l’obiettivo di affrontare il problema del sovraffollamento carcerario in Italia, una questione che si fa sempre più  DRAMMATICA

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OMICIDIO IN CELLA A SALERNO E' ANCORA GIALLO

Sono ancora tutte da chiarire le cause e la dinamica che hanno determinato la morte di khalil trabelsi tunisino ucciso all'interno della i sezione b della casa circondariale di fuorni a salerno, indagato con la provvisoria ipotesi di omicidio volontario è il 24enne marocchino AYOUB EL JAMILI difeso dall'avvocato lucia miranda del foro di salerno.  Non vi è chiarezza sulla dinamica del presunto omicidio a parte l'ipotesi di una prima spinta e di un rifiuto delle cure ospedaliere. alcuni punti essenziali della vicenda potranno essere chiariti dall'autopsia che questa mattina il pm Simone Teti ha affidato al medico legale francesco consalvo, intanto nelle scorse ore è stato convalidato il sequestro di tutto cio' che e' stato rinvenuto all'interno della cella 14 cui sono stati apposti i sigilli. gli inquirenti hanno inoltre richiesto la cartella clinica redatta dai medici dell'ospedale cittadino ruggi d'aragona. nei confronti di el jamili non e' ancora scattato alcun fermo e risulta essere ristretto all'interno del carcere di salerno per il tentato omicidio nel 2021 di un connazionale a causa di una lite di vicinato. 

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SERENA MOLLICONE, IL 12 LUGLIO LA SENTENZA

«Oggi sono qui a chiedervi di scrivere una pagina di giustizia giusta e non sembri che l'aggettivo sia pleonastico perché la giustizia può essere imperfetta e però ha tutte le possibilità per scrivere pagine belle e nobili». Così Dario De Santis, storico avvocato del padre della giovane di Arce uccisa nel 2001, Guglielmo Mollicone, che in aula, questa mattina 24 giugno 2024, ha rappresentato lo zio di Serena Mollicone, Antonio, e la sorella Consuelo (unitamente all'avvocato Sandro Salera e Antonio Iafrate), si è rivolto alla prima Corte d'Assise d'Appello di Roma.

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INGIUSTA DETENZIONE E' BOOM DI RISARCIMENTI : SESTO POSTO PER LA CORTE DI APPELLO DI SALERNO

è BOOM DI RISARCIMENTI PER INGIUSTA DETENZIONE NEL NOSTRO PAESE, L'IMPORTO COMPLESSIVO VERSATO IN TUTTA ITALIA  NEL 2023 PER QUESTO TIPO DI RISARCIMENTO E' PARI A 27 MILIONI 844MILA EURO CORRISPONDENTI A 619 ORDINANZE  PER LE QUALI LE CORTI DI APPELLO HANNO DISPOSTO IL PAGAMENTO. FRA QUESTE  VI E' LA CORTE DI APPELLO DI SALERNO  AL SESTO POSTO CON LA RIPARAZIONE DI 16 ORDINANZE PER UN TOTALE DI 761MILA EURO. IL GARANTE REGIONALE CIAMBRIELLO FA NOTARE COME I NUMERI IN QUESTO SENSO VADANO PEGGIORANDO DI ANNO IN ANNO E DI COME QUESTO PROBLEMA NON VENGA QUASI PER NULLA PRESO IN CONSIDERAZIONE  QUANDO INVECE STANDO AI DATI DIVULGATI " IN CARCERE VENGONO RINCHIUSE QUOTIDIANAMENTE 3 PERSONE INNOCENTI". 

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IL FALLIMENTO DELLE CARCERI CAMPANE: FUORNI PIU' SOVRAFFOLATO, ARRESTATO AGENTE INFEDELE

NON C'è PACE PER GLI ISTITUTI DI PENA CAMPANI, SE DA UN LATO INFATTI UNA DELEGAZIONE DI RAPPRESENTANTI DELLA UNIONE SINDACATI POLIZIA PENITENZIARIA,  HA FATTO VISITA A FUORNI DEFINENDOLO " UN INFERNO", DALL' ALTRO AD ARIANO IRPINO VI è STATO L'ARRESTO DI UN AGENTE DELLA PENITENZIARIA.  MA ANDIAMO CON ORDINE L'USSP IN SEGUITO ALLA VISITA EFFETTUATA PRESSO IL CARCERE DI SALERNO HA DICHIARATO : " 530 I detenuti presenti rispetto ad una capienza di 350" RENDENDO LA STRUTTURA LA PIU' SOVRAFFOLLATA DELLA CAMPANIA E ANCORA "  nei turni serali e notturni i livelli di operatività DEGLI AGENTI sono alla soglia del minimo. La direzione del carcere con il nuovo direttore insediatosi a fine settembre sta svolgendo con impegno e massima dedizione un lavoro esemplare, ma senza la piena copertura di personale, sia di polizia penitenziaria, sia del comparto funzioni centrali, non può assolvere pienamente ed efficacemente la missionE affidatale. ".  NELLO STESSO GIORNO è STATO TRATTO IN ARRESTO UN UOMO DI 32 ANNI DI BRUSCIANO IN SERVIZIO PRESSO LA C.C. DI ARIANO IRPINO, TROVATO IN POSSESSO DI 4,4 KG DI MARIJUANA E 160 GR DI COCAINA E ALTRA DROGA LIQUIDA OLTRE CHE SCHEDE SIM, 22 SMARTPHONE, 22 CARICABATTERIE, 3 ROUTER E UNA COLLANA D'ORO CHE SECONDO QUANTO TRAPELATO DA FONTI INVESTIGATIVE  ERA IN PROCINTO DI CONSEGNARE AI DETENUTI

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OMICIDIO AD OPERA, DETENUTO UCCIDE IL COMPAGNO DI CELLA

UN AVVENIMENTO SCONCERTANTE HA SCOSSO IL CARCERE DI OPERA A MILANO, DOVE UN DETENUTO, DOMENICO MASSARI 59ENNE CHE STA SCONTANDO UNA PENA ALL'ERGASTOLO PER L'OMICIDIO DELLA SUA EX MOGLIE, AVREBBE UCCISO IL SUO COMPAGNO DI CELLA ANTONIO MAGRINI 68ENNE DETENUTO PER UN' ACCUSA DI SPACCIO. In base a  QUANTO FINO AD ORA TRAPELATO, lA TERRIBILE  AGGRESSIONE  sarebbe avvenuta intorno alle 22.30, circa due ore dopo la chiusura delle celle, al culmine di una BANALE LITE tra I due  riguardante la condivisione degli spazi detentivi nel reparto Stato di Trattamento avanzato. I

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ISTRUZIONE E CARCERE: IL 34% DEI DETENUTI FREQUENTA CORSI FORMATIVI IL 3% E' ISCRITTO ALL'UNIVERSITA'

SECONDO I DATI FORNITI DAL DAP AL 15 MARZO 2024 RISULTA CHE Per l’anno scolastico 2022-2023, il 34% dei detenuti ha partecipato a corsi di istruzione interni alle carceri, con una percentuale del 45% di promossi tra gli iscritti. La formazione professionale ha interessato il 6% dei detenuti nel 2023. L’anno accademico 2023/2024 ha visto 1.707 detenuti iscritti all’università, meno del 3% del totale.

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