Ieri sera intorno alle 20,20, Alvaro Nunez Sanchez, un 31enne ecuadoriano si è impiccato nella sua cella dove era detenuto dall’estate scorsa per il tentato omicidio del padre. L’uomo, da quello che hanno ricostruito gli agenti della polizia penitenziaria, ha ricavato il cappio da un lenzuolo, l’ha assicurato alle sbarre della finestra della celle e poi si è impiccato. Nunez Sanchez era un soggetto definito “psichiatrico”. Era stato giudicato incapace di intendere e di volere ed era in attesa di essere trasferito in una Rems, una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza. È il primo suicidio del 2024 all’interno del carcere Lorusso e Cutugno.
La scorsa estate erano morte due detenute. Susan John, nigeriana di 43 anni, rifiutò per 18 giorni il cibo, l'acqua e le medicine. Fino a quando il suo fisico ha ceduto. Poi Azzurra Campari, un 28enne originaria di Riva Ligure, doveva scontare un cumulo di pene comminate per dei reati contro il patrimonio, piccoli furti legati alla tossicodipendenza. Anche lei si impiccò alle sbarre della finestra della sua cella.
Nunez Sanchez è il 27esimo suicidio nelle carceri italiane dall’inizio dell’anno.
LA STAMPA
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Commenti
C è debolezza purtroppo dietro queste storie...ma la situazione di vita soprattutto nel carcere di torino è veramente drammatica. Provata di persona...